Ritenuta una delle pietre più conosciute nel mondo delle rocce e dei minerali, il Diaspro è una varietà microcristallina del minerale calcedonio (ciò significa che i suoi cristalli sono troppo piccoli per essere visti ad occhio nudo).
Nonostante spesso si è soliti classificare questa pietra come un minerale, si tratta in realtà di una roccia composta principalmente da quarzo e/o calcedonio, ma può includere fino al 20% di altri materiali, arrivando anche a crescere insieme a esemplari di Agata o Opale. È proprio a causa di questo mix di materiali che il Diaspro presenta un’elevata opacità e lo si trova in diverse forme, colori e disegni.
I disegni che possono essere trovati all'interno dei diaspri sono unici per ogni pietra e varietà di minerale e sono il risultato del movimento di forze naturali da cui si origina ogni singola pietra. In altre parole, non ci sono due pietre esattamente uguali e ognuna viene creata attraverso un processo diverso. Ad esempio, alcune varietà di Diaspro otterranno i loro modelli attraverso il consolidamento di materiale vulcanico all'interno della pietra, mentre altre vedranno le crepe riempite con un minerale secondario, come l'Ossido di ferro. Man mano che la pietra si forma e assume l’aspetto definitivo, i modelli diventano permanenti e le conferiscono il suo aspetto finale.
Proprio a causa della sua unicità, il Diaspro è una pietra relativamente economica. Può essere utilizzato nella creazione di gioielli di tutti i formati, comprese perline, cabochon, ciondoli intagliati e pendenti.
Il Diaspro è un diossido di silicio (silice) presente di norma in colori opachi e neutri; tra i più comuni vi sono il Diaspro rosso, il Diaspro giallo e il Diaspro verde mentre è raro trovare la pietra in blu.
La colorazione assunta dalla pietra dipende dai sedimenti presenti nell’acqua sotterranea contenente a sua volta la silice, che in questo caso funge da collante tra i sedimenti stessi. In particolare, il Diaspro rosso deve il suo colore alla presenza del minerale Ematite, mentre l'Argilla e la Goethite sono responsabili rispettivamente delle sfumature bianchegrigie e giallemarroni.
Il Diaspro è solo una delle numerose varietà di calcedonio (quarzo criptocristallino), le cui principali sono:
Il nome Diaspro deriva da un antico termine francese “jaspre” che significa "pietra maculata". È stato utilizzato fin dall'antichità in una varietà di luoghi e in un’infinità di usi: come trapani ad arco nella regione del Pakistan, come sigilli intagliati in Grecia e come gemma preferita in molti Paesi. Attualmente è estratto in tutto il mondo, dalla Russia all'India, al Brasile, all'Australia e persino agli Stati Uniti occidentali.
Sebbene fosse conosciuta da migliaia di anni, la pietra chiamata Diaspro da scrittori antichi come Teofrasto (371 circa - 287 a.C.), Plinio il Vecchio (23-79 d.C.) e molti altri non era la pietra che conosciamo oggi. Nell'antichità veniva descritto principalmente come traslucido, alcuni affermavano che poteva anche essere nuvoloso ed era spesso associato a "smaragdos", oggi noto come Smeraldo. Sebbene documentato come verde, alcuni scrittori, tra cui Plinio il Vecchio, affermarono che si presentava anche in blu, viola, rosa e alcune varietà erano incolori.
È opinione diffusa che “iaspis”, dal greco-latino pietra screziata, a quel tempo fosse probabilmente un nome generico per differenti varietà di quarzo traslucide o trasparenti, che non erano conosciute con altro nome. Tuttavia, secondo alcune indicazioni, è possibile che anche il minerale Fluorite, e persino la Giada, siano stati inclusi in questo gruppo, in quanto un tempo era comune raggruppare rocce e minerali in base al loro colore.
È probabile, quindi, che la pietra denominata Diaspro rosa fosse Quarzo rosa, il blu sarebbe stato un tipo di Calcedonio, Crisoprasio il verde e quelli che mostravano sfumature di marrone erano probabilmente Quarzo fumé. Tutti questi materiali sono stati ampiamente utilizzati come sigilli, il che ha aiutato gli storici a identificarli correttamente.
Una civiltà molto vicina a noi, quella Romana, aveva una gerarchia sociale molto rigida e i gioielli erano usati per indicare il particolare status sociale. In particolare, a seconda degli anelli indossati si distinguevano: