La Grotta di Naica: a 46°C tra i cristalli giganti

Cristalli e minerali
1 Giugno 2021

La Grotta di Naica in Messico: la caverna dei cristalli giganti

La Grotta di Naica, anche conosciuta come la Grotta dei Cristalli Giganti (Cueva de los Cristales), è uno dei più grandi tesori naturali del mondo. Un imponente palazzo di cristallo, un luogo unico a 820 metri sotto terra, dove si può rimanere solo per un massimo di 10 minuti a causa delle sue condizioni estreme.

Situata al centro del deserto messicano, più precisamente all'interno dello stato di Chihuahua, la Grotta di Naica si trova in prossimità dell’omonimo villaggio minerario dal quale prende il nome.  La sua scoperta è avvenuta solamente nell’anno 2002, a seguito di alcune spedizioni nella medesima miniera di Naica che portarono al ritrovamento della “Grotta delle Spade”(Cueva de las Espadas), così chiamata grazie alla presenza di grandi cristalli in selenite la cui forma ricorda quella di una spada.

 

A 46°C nella Grotta di Naica: il rischio per l’uomo

Con una temperatura che si aggira intorno ai 46 ° C e un'umidità quasi del 100%, rimanere per un tempo più o meno prolungato in questa grotta ricca di cristalli giganti significherebbe mettere a serio rischio la propria vita. Pertanto, la Grotta di Naica, così come la “Grotta delle Spade”, non è visitabile dal pubblico, ma è aperta solo per svolgere studi a livello scientifico, in quanto le condizioni climatiche al suo interno non sono sopportabili a lungo dall’uomo e soprattutto è fondamentale preservare l’integrità dell’ambiente.

Nel 2008, il cristallografo spagnolo Juan Manuel García Ruiz ha visitato la grotta dei cristalli e, in un racconto per El País, ha confessato che "A volte l'aria ti bruciava così tanto - non solo le narici e la gola, ma l'interno del tuo corpo - che ci ha costretti a fuggire immediatamente da quella fornace. Per questo, ogni volta che siamo entrati, uno di noi è rimasto fuori, cronometrando il tempo e avvisando ogni otto minuti in modo che chi era dentro uscisse dalla grotta”.

I cristalli presenti all’interno della Grotta di Naica sono formati da selenite. Ricordiamo che la selenite non è altro che una varietà di gesso, motivo per cui i cristalli si presentano con una lucentezza vitrea e una colorazione, quasi, trasparente.

 

Nel cuore della Grotta di Naica

La Grotta di Naica risulta collegata alla miniera di Naica situata ad una profondità di 300 metri. Questa grotta sotterranea ha una sorella minore localizzata ad Almería, in Spagna. Si tratta della Geode di Pulpí, considerata la più grande geode d'Europa e la seconda al mondo dopo quella messicana. Nel suo caso, quella spagnola ha una cavità lunga otto metri per 1,8 metri di lunghezza e 1,7 di larghezza e 60 metri di profondità.

Uno dei paesaggi sotterranei più suggestivi al mondo è proprio la “Cueva de los Cristales”, una caverna ricca di formazioni minerarie di selenite che raggiungono i 12 metri di lunghezza e risplendono di tonalità chiare paragonabili a quelle della Luna.

I cristalli si sono formati nel corso di migliaia e migliaia di anni. Si ipotizza che il più grande potrebbe avere anche un milione di anni. Le sue curiose formazioni di selenite, lunghe più di 10 metri, sono cresciute nella grotta quando si presume sia stata inondata e allagata da acqua calda a una temperatura di circa 52° C, ovvero la temperatura indicativa di cui il minerale ha bisogno per la sua formazione. Dalla miniera di Naica l'acqua calda della grotta è stata pompata e drenata per rivelare un mondo naturale unico.

 

La storia della Grotta di Naica

La formazione dei cristalli giganti

Tutto è iniziato alla fine del XVIII secolo (1796), quando un gruppo di minatori individuò una vena nel terreno a 130 km sud della città di Chihuahua. Fu l'inizio della Miniera di Naica, dalla quale si estrassero argento, zinco e soprattutto piombo per oltre 200 anni, fino alla sua chiusura nel 2015 a causa di un'alluvione. Nel 2000, gli speleologi Eloy e Javier Delgado, che stavano lavorando a una profondità di 290 metri perforando la roccia, trovarono una sorta di grande rientranza accanto a un deposito naturale di metalli. Entrando, gli uomini videro cristalli che superavano i 10 metri di lunghezza; ce n'erano alcuni che attraversavano questo spazio, 20 x 35 metri, dal pavimento al soffitto e pesavano fino a 55 tonnellate.

Da lì, la Grotta di Naica o “Cueva de los Cristales” e le altre tre caverne che sono state trovate nelle vicinanze (tra cui la Cueva de las Espadas o la Cueva de las Velas) sono state utilizzate esclusivamente per la loro conservazione e lo studio scientifico. La Grotta delle Spade è profonda 120 m, il che la rende molto fredda e i cristalli al suo interno raggiungono una lunghezza di circa 2 metri.

L'ultima scoperta è avvenuta nel 2017, quando la speleologa americana Penelope Boston, direttrice del NASA Astrobiology Institute, ha rivelato i progressi del suo studio. Nel suo lavoro, ha scoperto che all'interno degli antichi cristalli c'erano minuscole bolle che contenevano microbi. I ricercatori suggeriscono che questi microrganismi latenti hanno vissuto lì per circa 50.000 anni.

 

 

 

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